Presentata in Consiglio Veneto ‘L’era del cinghiale bianco’, una tournée di concerti dedicati al sodalizio artistico e umano di Franco Battiato e Giusto Pio

15 novembre 2023

(Arv) Venezia 15 nov. 2023 -     Presentato oggi a Venezia, nella sede dell’assemblea legislativa veneta di palazzo Ferro Fini, dalla consigliera regionale Silvia Cestaro (Lega-LV), l’evento ‘Battiato/Pio - L’era del cinghiale bianco’, una serie di concerti dedicati al sodalizio artistico e umano tra Franco Battiato e Giusto Pio, realizzati dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, con Giulio Casale e Talèa, direzione e arrangiamenti di Walter Bertolo. La tournée invernale 2023 partirà il 24 novembre prossimo all’Alexander Hall di Cortina (BL), alle 20.45; gli appuntamenti successivi: il 25 novembre, alle 21, a Zero Branco (TV), presso il Teatro Comisso di Villa Guidini; il 26, alle 17:30, a Villorba (TV), al Palateatro; in dicembre, il 1’, alle 21, a Dueville (VI), presso il Teatro Busnelli; il 2, alle 20:45, a Cartigliano (VI), presso il Teatro San Pio X; il 7, alle 21, a Legnago (VR), presso il Teatro Salieri, e infine il 10, alle 17:30, a Borgoricco (PD), presso il Centro Culturale Aldo Rossi. La presentazione è stata introdotta dalla Suite Dolomitica del maestro Giusto Pio, “Ed è stata un’autentica emozione - ha sottolineato la consigliera Cestaro - a maggior ragione per chi come me rappresenta il territorio bellunese e quelle montagne così amate dal maestro castellano che spesso si ritirava ad Auronzo. La tournée prenderà l’avvio proprio da Cortina perché la montagna è un vero ‘centro di gravità permanente’: non è solo il luogo dello sport, delle Olimpiadi, delle escursioni, delle scalate e delle vacanze, ma è anche lo spazio ideale del silenzio e della musica. L’Auronzo di Giusto Pio, del resto, confina con Dobbiaco dove Gustav Mahler trovava conforto e rifugio e dove il grande musicista compose quel Canto della Terra, singolarissima opera sperimentale i cui versi sono un vero inno alla natura. Ho citato Mahler affiancandolo a Giusto Pio, perché il grande artista di Castelfranco Veneto fu figura artistica poliedrica, pensando ad esempio alle sue creazioni pittoriche, di grande cultura e spessore: la musica di Giusto Pio è di altissima qualità e appartiene di diritto alla musica colta, anzi, alla ricerca sperimentale che anima i migliori musicisti del Novecento, non ultimo quel “Gigi” Nono intimo amico di Giusto Pio. Potremmo dire che proprio artisti come Giusto Pio, grazie al sodalizio con Battiato, hanno restituito alla musica italiana quel carattere di popolarità genuina che l’ha sempre contraddistinta: Verdi era un autore popolare, come un autore popolare è stato Giusto Pio e non solo nello straordinario sodalizio con Franco Battiato, sebbene sia vero che certi brani composti dai due sono impressi nella memoria collettiva e fanno arte del nostro bagaglio culturale. Ben venga dunque l’approfondimento che l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta ci regala raccontandoci il rapporto straordinariamente fecondo tra due artisti per molti aspetti anomali nel panorama italiano, il loro amore per la sperimentazione, la ricerca di nuove soluzioni, la loro intensa e profonda ricerca spirituale che li univa. Battiato deve molto a Giusto Pio, come moltissimo deve anche a Giorgio Gaber, altra figura chiave per comprendere la complessità di un rapporto così ricco che ha donato a molti di noi momenti straordinari”. “Abbiamo pensato di realizzare una tournée - ha sottolineato Mirko Sernagiotto, consigliere dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta che ha illustrato il progetto - che consentisse di far riemergere una figura, quella di Giusto Pio, non certo marginale nella carriera di Franco Battiato, con il coinvolgimento di artisti come Giulio Casale, la cui carriera teatrale è stata caratterizzata proprio dall’interpretazione dello spettacolo ‘Polli di allevamento’ di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, 200 repliche, e gli arrangiamenti di Franco Battiato e Giusto Pio. Con Giulio Casale interpreterà i brani la giovane cantante Talèa, ovvero Cecilia Quaranta, classe ’98, milanese di nascita e jesina di fatto. Assieme ai due cantanti, un’orchestra di 35 musicisti, per dare a questa musica un tocco diverso, con la riproposizione di 23 brani composti tra il ‘76 e l’88, il periodo in cui la coppia Pio/Battiato lavorò più intensamente”. “Sono onorato di essere stato scelto per dare voce e corpo a questo progetto - ha affermato Giulio Casale, trevigiano del ‘71 - caratterizzato da composizioni che fanno parte del patrimonio culturale italiano, e da una quantità rilevante di intuizioni e di innovazioni musicali che vanno dall’elettronica unita alla forma canzone alla musica operistica, due menti che partorirono, con l’apporto del musicista di Castelfranco Veneto, “L’era del cinghiale bianco”. La speranza è che torni un certo tipo di musica, quella d’autore, e che possa ricominciare a parlare con il grande pubblico”. “La musica, l’arrangiamento e la direzione di un’orchestra integrata appositamente per il progetto - ha sottolineato il direttore Walter Bertolo - rappresentano un grande banco di prova, tenuto conto che il progetto è stato commissionato in settembre, non propone delle ‘cover’ e ha comportato la scrittura di oltre 1300 pagine di musica orchestrale: il 24, alla prima, finalmente potremo vedere quale sarà l’effetto finale”. “Il ringraziamento va alla Regione del Veneto - ha ricordato Luciano Dorella, vicepresidente dell’Orchestra, intervenuto in rappresentanza del presidente Alberto Barbaro - che, grazie al suo sostegno, ci consente di produrre dagli ottanta ai novanta eventi all’anno, con un occhio di riguardo al Veneto e alla sua identità, in questo caso riprendendo il percorso di Giusto Pio, un veneto che ha portato un grande contributo non solo alla canzone, ma alla cultura italiana, grazie alle sue qualità di artista poliedrico”.